GUADAGNINI GIUSEPPE (2017)

Nacque nel 1876 a Bologna e scomparve nel 1966, assieme a Gherardo Forni, altro emerito presidente del Comitato. Ad entrambi il nuovo eletto presidente Lorenzo Ruggi dedicherà un ricordo in apertura della Strenna di quell’anno. Ruggi ricorda l’amico Guadagnini per avere eretto il nostro sodalizio ad Ente Morale. La sua lunga vita fu dedicata quasi interamente all’impegno presso l’amministrazione dello Stato e alla cultura cittadina, aderendo fino all’ultimo a numerose istituzioni. Laureato in Legge nel 1898 presso l’Università di Bologna, entrò in prima nomina al Ministero degli Interni, destinato alla sottoprefettura di Monza e Novara. Trasferitosi poi a Roma prese contatto col Ministro Giovanni Giolitti e con la corte Reale, divenendo primo segretario (1911), ma dopo un anno fu chiamato nei Gabinetti dei Ministri V.E. Orlando e Luigi Luzzatti. Nell’aprile del 1912 sposò a Bologna la contessa Rosa Milesi Ferretti, pronipote dell’ultimo cardinale Legato di Bologna, dalla quale ebbe quattro figlie ed un maschio che morì prematuramente. Nel 1919 ebbe la prima nomina di Prefetto a Caltanissetta, poi Cosenza e dal 1921 Cremona. Dopo l’adesione al Fascismo divenne Prefetto a Trento nel 1922 e dal 1927 venne trasferito a quella di Bologna, dove rimase sette anni. Innumerevoli furono gli interventi nel periodo bolognese rivolti al settore edilizio, specialmente universitario, per i quali si rimanda alla sua biografia uscita nel 2005 sulla Strenna. Ebbe diverse cariche: segretario generale presso l’Alto commissario per l’assistenza ai profughi di guerra (23 novembre 1917), capo di Gabinetto al Ministero delle terre liberate, presidente della Camera di Commercio di Bologna (1927-1934) e dell’Accademia di Agricoltura di Bologna (1934-1938) ed altre ancora. Dal 1934 venne eletto senatore del Regno ed entrò nel 1939 nella commissione del Senato per il “Giudizio dell’Alta Corte di Giustizia”. Dal 1943 Guadagnini “monarchico per convinzione” rifiutò l’iscrizione al partito repubblicano e non prese più parte alla vita politica, non senza subire alcune azioni giudiziarie per il suo passato politico. Nel 1940 entrò nel comitato direttivo per Bologna Storica Artistica e ne divenne presidente dal 1949 al 1962, quando si dimise per gravi motivi di salute. Lasciò molti scritti ed un nutrito archivio fotografico e documentale (circa 4000 tra manoscritti, dattiloscritti, stampati provenienti in copia dal Senato del Regno, Repubblica, Ministeri, Prefetture, Questure, Comuni, Enti religiosi ed associazioni varie. Questo materiale è quasi totalmente inedito e giace, in attesa di definitiva catalogazione, presso la villa Guadagnini per anni loro residenza estiva, alle porte di Castel San Pietro Terme e oggi di proprietà della famiglia Berti.

Piero Paci

COMITATO PER BOLOGNA STORICA E ARTISTICA

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