BERGONZONI FRANCO (2005)
(Nelle foto: Primo piano dell’arch. Bergonzoni; l’arch. fa da guida a Papa Giovanni Paolo II all’Archiginnasio; l’architetto intento nel suo studio).
Il 27 maggio 2005 muore a Bologna l’arch. Franco Bergonzoni, ivi nato il 2 agosto 1927. Già consigliere del Comitato Bologna Storica e Artistica, è stato autore di 253 pubblicazioni riguardanti l’Architettura e la Storia di Bologna.
Persona sempre misurata, equilibrata ed obiettiva, cresce all’interno della Gioventù Cattolica di S. Maria della Pietà. Si laurea in Architettura a Firenze nel 1954, e fa pratica presso l’ing. Conti per il calcolo delle opere in calcestruzzo, ed in seguito vince numerosi concorsi pubblici.
Nel 1958 lavora presso il Comune di Bologna per il consolidamento degli Edifici Storici comunali. L’anno seguente viene nominato ispettore onorario per l’Archeologia del Comune di Bologna, ed in tale veste collabora con la Soprintendenza recuperando e valorizzando reperti di epoca romana e medievale durante lo scavo del sottopassaggio pedonale nel centro di Bologna (via Rizzoli e via Ugo Bassi).
Nel 1975 pubblica la “Carta Archeologica” dell’antica Bononia, e in pari tempo inizia ad insegnare Tecnica della Documentazione Archeologica per una quindicina d’anni presso l’Università bolognese fino al 1986, e presso l’Università degli anziani “C. Tincani”.
Nel 1980 riceve l’incarico per la direzione della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, effettuando nel contempo una revisione completa dei servizi ed una ristrutturazione funzionale degli impianti. Per conto della Cassa di Risparmio di Bologna provvede al restauro completo della ex Chiesa di S. Giorgio in Poggiale e dei prospetti della sede mengoniana di via Farini.
Dal 1965 è Socio Corrispondente della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna; effettivo dal 1972, emerito dal 1991, e membro del Consiglio Direttivo.
Per la Strenna Storica Bolognese l’arch. Bergonzoni dal 1962 contribuisce con 40 saggi, tutti particolarmente interessanti, ricchi di informazioni e notizie molto spesso inedite. Molte sono le sue pubblicazioni, come quella di “Bologna Romana”. Tali opere restano fondamentali per chiunque voglia conoscere a fondo le vicende dell’antica Bononia, resa interessante dal repertorio documentato dei rinvenimenti, esposti anche cronologicamente, e completato dalle planimetrie da lui redatte relative alle strade, alle fognature, agli acquedotti, agli edifici, ai pavimenti, alle iscrizioni, alle sculture, alle monete, ai vasi, e quant’altro utile alla più completa conoscenza dell’antica città.